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E' stata una vera festa di laurea, un nuovo master per gli studenti del dipartimento di meccanica di Ingegneria della Statale di Brescia.

Presente il Prorettore professor Maurizio Memo e il direttore Rodolfo Faglia è stato presentato il nuovo scafo dell'imbarcazione che sarà in gara alle sfide tra tutti gli Atenei Italiani. E' il primo stampo di uno skiff, nel linguaggio velico una carena acrobatica super leggera, che i ragazzi hanno realizzato sotto la guida dei docenti Luigi Solazzi, Stefano Pandini e Max Colotta, quest'ultimo anche apprezzato velista. Lo scafo sarà costruito utilizzando fibre vegetali, un nuovissimo sandwich completamente smaltibile, come vuole il regolamento della gara tra le Università. Un occhio alla tecnologia, uno all'ambiente, il tutto esaltato da quella che dovrà essere a forma atletica del team del Cus Brescia. Nel piccolo cantiere proprio nel cuore dell'Ateneo di Viale Europa, si è brindato, ma non solo all'ultimo arrivato.  Studenti e docenti bresciani hanno fatto il punto su tutti i lavori ai quali hanno partecipato nell'ambito del Lab-Cvg, il laboratorio di idee nato al Circolo Vela Gargnano, all'ombra di grandi regate come la Centomiglia e il Campionato Italiano di Vela Accessibile. Tra questi c'è stata la presentazione del primo corpo-struttura del nuovo sedile basculante per la barca dei velisti paralimpici studiato ed elaborato con i tecnici della nazionale italiana da Francesca Frialdi, Paola e Paolo Freddi. Attrezzature realizzata poi dall'Itis Beretta di Gardone Valtrompia e che sarà in gara alle Paralimpiadi di Rio. L'altro "gol" di Lab-Cvg e Cus Brescia è la maglia studiata dalla Xeos di Roncadelle, un indumento in grado di trasmettere, tramite un sistema di telemedicina, 9 parametri vitali dello skipper che la indossa.