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Un 17enne del paese nei giorni scorsi ha compiuto un atto di vandalismo imbrattando con una bomboletta lo scuolabus del paese. Sarà denunciato al tribunale dei minori della Procura della Repubblica di Brescia.

Forse pensava già di vantarsi con gli amici per la “bravata”, ma non ha fatto il conto con i sistemi di videosorveglianza che hanno condotto le forze dell’ordine a identificarlo in tempi brevi. Questo in sintesi è quanto successo nei giorni scorsi a Calvagese della Riviera, dove nel tardo pomeriggio di giovedì un 17enne residente in paese si è avvicinato allo scuolabus parcheggiato proprio davanti alla scuola elementare. Credendosi solo, ha preso una bomboletta spray e cominciato a imbrattare la fiancata del mezzo, per poi allontanarsi soddisfatto del proprio “lavoro”.

La ditta appaltatrice del servizio scuolabus nella giornata di ieri ha avvertito la polizia locale del servizio intercomunale di Calvagese e Muscoline. «Una volta verificato che il fatto è accaduto in una zona coperta dal sistema di videosorveglianza – precisa il comandante Stefano Dondelli – in pochissimo tempo è stato possibile procedere all’identificazione dell’autore della bravata, che ora verrà denunciato alla Procura della Repubblica dei Minori di Brescia e dovrà rispondere del reato».

In casi come questo il codice penale infatti prevede che chiunque deturpa o imbratta cose mobili o immobili altrui è punito, a querela della persona offesa, con la multa fino a 103 euro. Se il fatto è commesso su beni immobili o su mezzi di trasporto pubblici o privati si applica la pena della reclusione da uno a sei mesi o della multa da 300 a 1.000 euro. Pene ancora superiori se vengono deturpati beni di interesse storico artistico, ovviamente, e nei casi di recidiva. Dover rispondere penalmente delle proprie azioni, quando era certo di poter restare impunito, speriamo basti al ragazzo come lezione per il futuro.