I bracconieri avevano abbattuto una femmina di capriolo e il suo piccolo di quattro mesi. La polizia provinciale li ha identificati e denunciati a piede libero.
Si accingevano probabilmente a brindare ai loro trofei di caccia, una femmina di capriolo di circa 3 anni con il suo piccolo di 4 mesi, uccisi a fucilate in un atto di bracconaggio. Sono ben sette i cacciatori – quattro di Idro, uno di Capovalle, uno di Nave ed un trentino – che la polizia provinciale del distaccamento di Vestone ha sorpreso in un fienile a Capovalle.
Gli agenti della Provinciale erano da alcune ore sulle tracce dei componenti della squadra senza tuttavia riuscire a localizzare il luogo di abbattimento, verosimilmente il Monte Stino. Hanno deciso quindi di seguire gli spostamenti a valle, riuscendo ad individuare il luogo in cui gli autori dell’atto di bracconaggio avevano già provveduto a macellare il piccolo di capriolo. L’arrivo degli agenti venatori li ha interrotti: invitati a recarsi al distaccamento di Vestone, i sette uomini sono stati identificati e denunciati a piede libero per il reato, in concorso, nell’abbattimento illecito di ungulati.
Ai sette cacciatori, due dei quali recidivi per lo stesso reato commesso in passato, sono state sequestrate le armi mentre le carcasse degli animali, abbattuti con cartucce a pallini multipli, sono state destinate alla distruzione.
Questo è solo l’ultimo dei risultati conseguiti dalla Polizia Provinciale del distaccamento di Vestone, cui fa capo la competenza di Valle Sabbia, Valle Trompia e Alto Garda, che segue ai numerosi accertamenti per abbattimento illegale di fauna migratoria ed utilizzo di munizioni e mezzi di cattura non consentiti.