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Si erano sistemati davanti all’Istituto Clinico Città di Brescia e chiedevano soldi per l’acquisto di un’ambulanza. L’intervento della Polizia di Stato, prima, e della Guardia di Finanza, poi, ha portato alla luce una truffa che i protagonisti avevano già messo in atto in altre città in passato.

Stavano raccogliendo fondi per l’acquisto di un’autoambulanza davanti alla Città di Brescia, con la tipica tuta arancione a strisce catarifrangenti dei mezzi di soccorso. La loro presenza però non è sembrata opportuna a chi ha chiamato la sala operativa della Questura per chiedere una verifica. I poliziotti della volante giunta sul posto hanno visto le due persone nei pressi di un banchetto con un raccoglitore di offerte. I due hanno esibito il tesserino di appartenenza ad un’associazione onlus e sono stati raggiunti da una donna che si è dichiarata la presidente dell’ente. Quest’ultima ha mostrato ai poliziotti la documentazione che attestava il cambio di nome da una precedente associazione più nota.

Gli accertamenti sui tre soggetti hanno dato esito positivo in fatto di precedenti di polizia di vario genere. Nessun attestato di primo soccorso per loro, nonostante le loro divise, e nessuna onlus, come accertato dalla Guardia di Finanza, chiamata in ausilio dalla Polizia.

Lo scorso anno, la 51enne milanese presidente dell’associazione, con alcuni suoi collaboratori, era comparsa in un servizio del tg satirico “Striscia la Notizia”, perché scoperta nello stesso tentativo di raccogliere abusivamente offerte davanti ad ospedali nelle province di Bergamo, Novara e Milano.

Un cittadino a cui era stata rilasciata una ricevuta dal loro blocchetto ha sporto denuncia per truffa presso gli uffici della Questura di Brescia. I tre sono stati colpiti da un foglio di via obbligatorio da parte del Questore della provincia di Brescia che impedisce loro di fare rientro nella nostra città per i prossimi tre anni.

 

Chiara Fraboni