Cultura

Domenica 2 giugno alle 18, presso l'antica chiesa di San Pietro in Lucone (via San Pietro), il pianista Gerardo Chimini terrà un concerto per la festa della Repubblica. Ingresso 10 euro.

L'evento è organizzato dall'associazione di promozione sociale StudioB, con il sostegno dell'assessorato alla Cultura di Polpenazze. E' il nono concerto di Gerardo Chimini per la festa del 2 giugno ed è configurato come un concerto conferenza sul compositore Paolo Chimeri.

I posti sono limitati, per cui è consigliata la prenotazione scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o telefonando al numero 340.2930784.

Mercoledì 29 maggio alle 21, in piazza Roma a Villanuova sul Clisi, andrà in scena "Donne costituenti", spettacolo dedicato alle madri della nostra Costituzione. Ingresso libero e gratuito. In caso di pioggia la rappresentazione andrà in scena al Cinema Corallo.

Prodotto da Viandanze Teatro, lo spettacolo racconta la storia di tre delle 21 donne costituenti (su un totale di 556 eletti): Teresa Mattei, Lina Merlin e Angela Maria Guidi. La loro biografia, come quella delle altre donne che condivisero con loro l'onere e l'onore di rifondare l'Italia sulle ceneri della dittatura fascista, dimostra la peculiarità del femminile nel portare a termine il compito loro affidato. Le donne danno la vita, aiutano a crescere, educano, organizzano, guidano senza prevaricare e sanno prendersi cura degli altri: la sfida, da loro vinta, fu quella di mettere in pratica nel pubblico quanto da sempre il loro genere sperimentava nel privato, dimostrando sensibilità, equilibrio e coerenza particolarmente spiccati, qualità non sempre così sviluppate nei loro colleghi uomini.

Con la regia e la drammaturgia di Faustino Ghirardini, andranno in scena Nina Arioli, Cecilia Verna e Marta Visconti. Musiche e canti saranno curati dal vivo da Angela Kinczly, mentre la raccolta dei materiali e l'organizzazione drammaturgica è opera della stessa Cecilia Verna. L'evento è sostenuto dal Comune di Villanuova sul Clisi, dall'ANPI e dall'associazione culturale La rosa e la spina di Villanuova.

Mercoledì 8 maggio alle 20:30, presso il Museo del ferro, andrà in scena "Brescia adagio", spettacolo tratto dal libro di Massimo Tedeschi. Ingresso libero e gratuito.

L'idea di trarre una rappresentazione teatrale fatta di parole, suoni e immagini è di Maurizio Lovisetti che si è ispirato ai testi di Massimo Tedeschi e ha coinvolto la voce narrante, Daniele Squassina. Alla chitarra Romina Brentan e Alessandro Bono, con fotografie di Maria Luisa Stefanini, Pier Scuri e Franco Castellini.

Lo spettacolo viene realizzato grazie al contributo di Banca Valsabbina ed è un omaggio alla nostra città, perché i bresciani possano celebrarla non solo in occasione di eventi, come si è visto con Bergamo Brescia Capitale italiana della Cultura, ma nel quotidiano. Brescia ha infatti dimostrato ampiamente di non essere solo una capitale industriale, rivelandosi splendida in tutte le sue ricchezze storico-artistiche, culturali e anche gastronomiche. Ma per apprezzarla appieno bisogna saperne cogliere le sfumature, come si può fare solo mettendo da parte la fretta e muovendosi, appunto, adagio.

Domenica 2 giugno alle 21, presso l'anfiteatro del Vittoriale degli Italiani (a Villa Alba in caso di pioggia) si terrà il primo concerto della rassegna giunta ormai alla dodicesima edizione. Ingresso libero fino a esaurimento posti. Suonerà l'orchestra Infonote, diretta dal maestro Serafino Tedesi che è anche direttore artistico del festival.

 

Il Festival d’area “Suoni e Sapori del Garda” è una rassegna ideata dal compianto maestro Giovanna Sorbi, sostenuta in collaborazione con il Comune di Gardone Riviera e coordinata dalla Comunità del Garda; da qui il radicamento dell’iniziativa sulle sponde del lago con il coinvolgimento sempre più pregnante dei Comuni aderenti. Dal 2018 la direzione artistica è affidata al maestro Serafino Tedesi che, coadiuvato dalla sua associazione culturale Infonote, ha l’intento di riuscire a coinvolgere sempre più comuni, anche delle province limitrofe. 

Il Festival propone un circuito di spettacoli ad ingresso libero inseriti in un unico cartellone, con il diretto coinvolgimento dei Comuni afferenti all’intero bacino lacustre e al suo immediato entroterra. I comuni dell’edizione 2024 sono: Calvagese della Riviera, Castelnuovo del Garda, Desenzano del Garda, Gardone Riviera, Gargnano, Lonato del Garda, Malcesine, Manerba del Garda, Nago Torbole, Riva del Garda, Salò, San Felice del Benaco, Tignale, Toscolano Maderno.

L’intento è anche quello di contribuire alla valorizzazione artistica delle località che ospiteranno i concerti, in una sorta di percorso ideale attorno al lago. Un itinerario di musica, cultura e arte che si snoda attraverso scenari turisticamente accattivanti, offrendo tale opportunità ad ingresso libero, per continuare un rapporto con gli appassionati cultori delle nostre rassegne. 

La programmazione è di rilevante importanza ed eterogenea: 22 concerti differenti, ma accomunati dalla profonda ricerca musicale e artistica. E’ possibile scaricare il libretto del Festival all’apposita sezione sul sito della Comunità del Garda www.comunitadelgarda.it, cliccando questo link. La Comunità del Garda sovrintende al coordinamento istituzionale e amministrativo.

Il concerto inaugurale di giovedì 2 giugno, all’Anfiteatro del Vittoriale a Gardone Riviera, vedrà l’Orchestra Infonote eseguire la Sinfonia n. 9 op. 95 “Dal nuovo mondo” di A. Dvořák. La Sinfonia n. 9 in Mi minore di Antonín Dvořák, op. 95, nota anche col titolo di Sinfonia "Dal Nuovo Mondo", è la nona e ultima sinfonia del compositore ceco. Fu pubblicata dall'autore come Sinfonia n. 5 perché le prime quattro sinfonie furono da lui non considerate e pubblicate postume. Il titolo si riferisce al Nuovo Mondo, ossia il continente americano, poiché fu composta negli Stati Uniti d'America.

Il concerto è ad ingresso libero fino ad esaurimento posti. In caso di maltempo il concerto si eseguirà a Villa Alba.

 

Sabato 25 e domenica 26 maggio dalle 14 alle 20, presso La casa sull'acqua (vicolo Selvini 12), sarà aperta al pubblico una mostra fotografica collettiva dal titolo "Mani festa". Ingresso libero.

 

La Casa sull’acqua di Gavardo ospita la mostra fotografica collettiva organizzata dall’associazione La Fabbrica delle Nuvole. Una fabbrica che produce nuvole è la metafora poetica di una macchina che vuole muovere le idee e i pensieri delle persone, organizzando eventi ed incontri sul territorio della Valle Sabbia e del Garda.

Nelle giornate del 25 e 26 maggio espongono: Stefania Prandelli, Eros Mauroner, Stefano Zancan, Filippo Garlanda, Andrea Fanelli, Sabrina Baruzzi, Francesca Damiano, Nivangio Siovara.

Marco Baioni direttore del museo archeologico della Vallesabbia di Gavardo è l'ospite della settimana su Radio 51 nella trasmissione Primo piano con Maria Paola Pasini e Marcello Mora. Insieme a lui faremo un viaggio alla scoperta dei nostri antenati preistorici, i primi che abitarono il nostro territorio molti millenni fa. Con il dottor Baioni parleremo delle attività del museo capofila del sistema museale valsabbino e in particolare degli scavi che da alcuni anni riguardano il Lucone a Polpenazze.

Si prepara a scattare la Bookmarathon, il pomeriggio dei libri da passeggio la cui terza edizione sarà sabato 1° giugno dalle 16 alle 18.30 alla galleria San Giuseppe, ex chiesa della Disciplina. Tredici autori per raccontare, a Riva del Garda in ambiente outdoor, altrettante opere. Partecipazione libera e gratuita.

Si rinnova la sfida che Muse (Rete Museale Ledro) e Mag (Museo Alto Garda), nell’alveo della collaborazione per il contenitore culturale Sguardi Aperti 2024, hanno lanciato insieme alla biblioteca civica di Riva del Garda. Gli autori avranno a disposizione una decina di minuti a testa per raccontare il loro lavoro e catturare l’attenzione sia di chi deciderà di assistere a tutto il pomeriggio sia di chi, incuriosito, sarà a passeggio e sarà catturato “dal potere dei libri” (che peraltro saranno anche a disposizione). Non occorre iscriversi per partecipare (gratuitamente) come spettatori alla Bookmarathon: basta correre e andare ad ascoltare. 

Il tutto è cominciato a inizio primavera con un bando di presentazione della proposta, invitando autrici e autori del territorio o che hanno prodotto opere aventi come oggetto il paesaggio altogardesano. Ancora una volta ne è nato un mix di testi, generi, case editrici e tipologie così diversi che probabilmente verrà intercettato “al volo” l’interesse di molti: in questa terza edizione si parlerà di medioevo, tra chiese, delitti e congregazioni di carità; non mancheranno i libri e la tematica bambini e ragazzi che, come emerso anche da recenti indagini, sta “salvando” il mondo dell’editoria; e poi ancora storie di vita, di ieri e di oggi.

La Bookmarathon si concluderà sia con una parte conviviale, organizzata grazie alla collaborazione con lo Studio Bibliografico Benacense di Riva del Garda, sia con un accenno allo straordinario patrimonio dell’archivio fotografico Skulina, diventato recentemente anche una pubblicazione del Museo Alto Garda. Insieme ai libri anche la musica di Carlo Cenini con “intermezzi musicali” per accompagnare questa “corsa libraria”.

 

Venerdì 24 maggio alle 17, presso la libreria dell'Università Cattolica (via Trieste 17/d), verrà presentato il libro di Costanza Duina "Apprendimento e chance espressive" (Edizioni Erickson). L'autrice dialogherà con Ennio Pasinetti, editor, già dirigente scolastico.

 

C’è un modo di pensare la scuola direttivo, dall’alto, che esalta l’erudizione ed amplifica le disuguaglianze (magari in nome di un equivoco sul merito). E ce n’è uno inclusivo, che accoglie e valorizza le potenzialità espressive di tutti e di ciascuno, teso all’educativo. A questo secondo approccio si ispira Costanza Duina, insegnante di scuola primaria, tutor presso l’Università Cattolica e musicoterapista, che ha raccolto la sua esperienza nell’agile volume “Apprendimento e chance espressive”, edito da Erickson.

Il libro verrà presentato venerdì 24 alle ore 17.00 presso la libreria dell’Università Cattolica 17/d, presente l’Autrice. L’incontro sarà occasione per conoscere da vicino un’idea di scuola che si vuole porre in ascolto dei suoi alunni, veri mondi che si connettono dentro il perimetro dell’aula, portatori di domande e bisogni che non sempre trovano voce e parole per esprimersi o persone disponibili a prenderli in considerazione senza giudicare.

Il suono, il gesto, il segno sono i fonemi originari di un linguaggio che ciascuno ha in sé e pertanto sono le opportunità per partecipare al gruppo e apprendere insieme, ciascuno protagonista del proprio percorso. Il testo è arricchito da esempi pratici, tratti dalla vita scolastica quotidiana: non un metodo, piuttosto la testimonianza che un apprendimento attivo, centrato sulle domande degli alunni, è possibile e gratificante per tutti gli attori della scuola. 

Ennio Pasinetti

Per iniziativa del Comune di Gardone Riviera, inizia sabato 4 maggio alle ore 17.30 a Palazzo Wimmer (ex Casinò -  Corso Giuseppe Zanardelli, 164), la minirassegna “Aspettando Suoni e Sapori del Garda” la cui direzione artistica è affidata al maestro Serafino Tedesi. I concerti si svolgeranno per tre sabati consecutivi. Ingresso libero fino a esaurimento posti.

Sabato 4 maggio sul palco salirà Matteo Becucci alla voce,  accompagnato dall’Infonote Pop Ensemble: Archimia string quartet (Serafino Tedesi e Paolo Costanzo al violino, Matteo del Soldà alla viola e Andrea Anzalone al violoncello) - Alessandro Zezza alle tastiere - Marcello Salcuni alla chitarra - Carmelo Isgrò al basso - Rino Di Pace alla batteria.

Proporranno Beatlestones : un viaggio con le due band più ascoltate, amate e discusse dei nostri tempi. Una rivalità creata dai media e ingigantita dai fans. 1963: il primo brano dei Rolling Stones ad entrare in classifica è ”I wanna be your man” un brano scritto da John Lennon e Paul McCartney, i due leader dell’altro gruppo che proprio lo stesso anno vide l’esplosione della sua popolarità: i Beatles. 

Da allora le due band hanno proseguito le loro strade artistiche parallelamente, tra innovazioni stilistiche, musicali e d’immagine, stravolgendo tutto il mondo della musica rock e dando vita al pop e non solo… facendo parlare di sé tra pettegolezzi, miti e leggende. Hanno ispirato film, storie e libri. Hanno influenzato, anche involontariamente, chiunque abbia preso in mano una chitarra o abbia deciso di scrivere una canzone. Insomma, queste due band sono entrate a pieno diritto a far parte della storia della musica.

Questo concerto sarà un viaggio tra alcune tra le più belle canzoni di questi incredibili gruppi che regalano emozioni da oltre 60 anni, non smettendo mai di stupirci. I brani sono stati arrangiati per questa formazione d’eccezione: Matteo Becucci voce calda e versatile vincitore di X Factor 2009 e ora Vocal Coach di Tale e quale show. Infonote Pop Ensemble è formato da alcuni tra i più quotati ed eclettici musicisti del panorama musicale italiano che hanno collaborato con diversi artisti tra i quali: Renato Zero, Dirotta su Cuba, Fiorello, Fiorella Mannoia, Tony Hadley, Andrea Bocelli, Marco Mengoni… e dagli Archimia string quartet, quartetto d’archi formatosi nel 2001 e divenuto una delle più importanti realtà. Gli Archimia si sono esibiti in alcuni tra i più importanti Festival di tutta Europa e in America. Tra gli artisti con cui hanno collaborato citiamo: William Kentridge, Gino Vannelli, Malika Ayane, Pooh, Red Canzian, Niccolò Fabi, Eros Ramazzotti, Milva, Ornella Vanoni, Antonello Venditti, Elisa, Levante, Fabrizio Bosso.

 

Giovedì 30 maggio alle 20.30 nella sede della Biblioteca Civica di Salò (via Leonesio 4) verranno ripercorse vita e opere di Giovanni Andrea Bertanza, vissuto a cavallo tra Cinquecento e Seicento sulle rive del Garda. L'iniziativa è promossa da Fondazione Ugo da Como, Ateneo di Salò e dalla stessa biblioteca. Ingresso libero sino ad esaurimento dei posti.

Il pittore Giovanni Andrea Bertanza (Padenghe sul Garda, 1570 – Salò, 1630) è uno dei più noti tra quelli attivi tra Cinquecento e Seicento nella Riviera di Salò, Valtenesi, Valsabbia, territorio compreso in quella che al tempo della Serenissima Repubblica di Venezia era la “Magnifica Patria”. Di lui le cronache raccontano che fu allievo di Palma il Giovane e Paolo Veronese e, in effetti, le sue opere mostrano forti assonanze con la pittura veneziana della fine del XVI secolo di cui a Salò permangono testimonianze che ebbero un decisivo impatto sugli artisti attivi in quel territorio. Questo tema è stato recentemente trattato dal Professor Sergio Marinelli dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, che ha sostenuto che “i pittori veneziani che lavorarono per Salò dovettero apparire come letteralmente abbaglianti per i provinciali della Riviera”.

L’ambito d’azione di Giovanni Andrea Bertanza va da Gavardo alla Valvestino a Castiglione delle Stiviere sino a Peschiera, ma egli fu ufficialmente il pittore della Comunità di Salò, impegnato in opere dal particolare significato politico, espresso attraverso colte rappresentazioni allegoriche. Nel 1617 firma e data lo straordinario soffitto dell’attuale Palazzo municipale di Salò, anticamente sede della Magnifica Patria.

Alcuni importanti contributi per la conoscenza della produzione pittorica di Giovanni Angelo Bertanza si devono ai recenti studi in sede locale di Fiorella Frisoni, Angelo Loda, Filippo Piazza, ma anche degli storici dell’arte veneta e veneziana, quali Sergio Marinelli e Andrea Piai, che firmano due saggi apparsi nell’ultimo numero del periodico “I Quaderni della Fondazione Ugo Da Como”.

Una novità significativa (annunciata dallo studioso Giovanni Pellizzari) è rappresentata dal grandioso soffitto ritrovato nel nobile palazzo Costa-Donati-Mazzoldi di Salò in cui, oltre alle figure di Bertanza, compaiono elaborate quadrature, lumeggiate in oro, firmate da Tommaso Sandrini nel 1614. Giovanni Andrea Bertanza pittore ad affresco non si era mai visto prima, ma anche un tal genere di decorazione non ha eguali nei palazzi del lago. I temi sono quelli dei trionfi delle grandi famiglie principesche, qui applicate per richiesta della sempre più ricca borghesia mercantile, probabilmente proprio quella dei Donati che ricoprirono significative cariche governative sul lago. È curioso come di un pittore prolifico quale era Giovanni Andrea Bertanza non si sia riusciti a reperire alcun disegno, è quindi del tutto plausibile che alcune prove grafiche del pittore della Magnifica Patria siano inventariate e catalogate come opere dei suoi maestri veneziani come Palma il Giovani e Antonio Vassillacchi, detto l’Aliense. Alcuni inediti sono stati recentemente proposti dallo studioso veneziano Andrea Piai.

Attorno all’opera di Giovanni Andrea Bertanza, meglio definita da alcune novità, si discuterà giovedì 30 maggio alle 20.30 nella sede della Biblioteca Civica di Salò in via Leonesio 4 (telefono 0365 20338, ingresso libero sino ad esaurimento dei posti), grazie a una iniziativa promossa dalla Fondazione Ugo da Como, in collaborazione con l’Ateneo di Salò e la biblioteca stessa. L’obiettivo, oltre a rendere noti i più recenti studi sul pittore, è quello di promuovere la conoscenza presso il grande pubblico dei grandi personaggi nati o vissuti sulla sponda bresciana del lago di Garda, come nel recente passato Biblioteca e Ateneo hanno fatto con altri illustri personaggi, da Gasparo Bortolotti a Marco Enrico Bossi, da Angelo Zanelli a Giuseppe Zanardelli.

 

In occasione della giornata internazionale dei musei, sabato 18 maggio il MAVS (piazza San Bernardino 5) propone una visita speciale alla sala romana, alla scoperta di com’era il cibo nell’Antica Roma, osservando le testimonianze storiche conservate all’interno del museo archeologico di Gavardo. A seguire aperitivo in Museo. L’evento inizia a partire dalle ore 19, ingresso libero. 

Per ulteriori informazioni è possibile telefonare al numero 0365.371474 (dal martedì al venerdì, dalle 9 alle 13, il giovedì anche dalle 14.00 alle 17.00 e la domenica dalle 14.30 alle 18.30), oppure inviare una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Oggi, domenica 14 aprile alle ore 18:30, torna per il settimo concerto il Festival Internazionale d’Organo intitolato a Silvana Tirini Bonometti. Appuntamento al santuario della Madonna di Valverde (via Santuario 75) con la giovane organista Susanna Soffiantini. Ingresso libero e gratuito.

Il  Festival ha in caldendario otto concerti nello spazio temporale da ottobre a maggio, uno al mese e sempre di domenica dopo la Messa serale. Durante il festival, l’antica chiesa del Santuario della Madonna di Valverde in Rezzato risuonerà delle stupende sonorità dei registri dell’organo Giuseppe Bonatti del 1713, permettendo ai presenti di viaggiare nel tempo e nello spazio attraverso le note. Il 1° Festival Internazionale d’Organo “Silvana Tirini Bonometti”, nato per valorizzare l’importante monumento sonoro di Giuseppe Bonatti del 1713 del Santuario della Madonna di Valverde in Rezzato, ha potuto vedere la luce grazie alle Officine Meccaniche Rezzatesi (OMR Automotive) dei fratelli Bonometti che hanno voluto omaggiare la mamma Silvana, assidua frequentatrice e benefattrice del santuario.

Ospite del concerto di oggi è il M° Susanna Soffiantini (organo) con un programma molto interessante: G. Frescobaldi, Toccata II (dal Secondo libro di Toccate, 1627), Capriccio sesto, sopra la Spagnoletta (dal Primo libro di Capricci, 1624); B. Storace, Balletto (da Selva di varie compositioni d’intavolatura, 1664); A. De Cabezon, Pavana italiana (da Obras de musica, 1570); J. P. Sweelink e S. Scheidt, Pavana hispanica, SwWV 327/ SSWV 565 (brano composto a quattro mani da entrambi i compositori); G. Farnaby, The old Spagnoletta, GB-Cfm Mu. MS 168; F. F. Palero, Ave maris stella (da L. V. de Henestrosa, Libro de cifra nueva, 1557); F. C. De Arauxo, Tiento de medio registro de dos tiples de 2o tono (da Facultad organica, Alcalà 1626); D. Scarlatti, Sonata [in re maggiore] K 288; F. C. De Arauxo, Tiento de registro entero de 1o tono, a cinco (da Facultad organica, Alcalà 1626); A. Scarlatti, da: Toccata VII, per cembalo d’ottava stesa Folia (I-Nc MS 9478). 

Susanna Soffiantini è nata a Brescia nel 1993. Dopo gli studi in Pianoforte e in Organo e composizione organistica presso il Conservatorio “Luca Marenzio” di Brescia, ha proseguito la sua formazione presso la Bruckneruniversität di Linz, la Schola Cantorum Basiliensis (diploma cum laude nel 2019) e la Hochschule für Musik di Basilea (diploma cum laude e borsa di studio della Fondazione “Hans Balmer” per il miglior diplomato nel 2021). Susanna Soffiantini è stata premiata in numerosi concorsi organistici internazionali, inoltre è vincitrice dell’edizione 2015 del Premio Nazionale delle Arti “Claudio Abbado” per l’organo. Svolge una regolare attività concertistica in Italia e all’estero, con un repertorio che spazia dal Rinascimento al XXI secolo. Ha prestato servizio come docente di organo presso il Conservatorio “A. Peri” di Reggio Emilia e, dal gennaio 2021, è titolare dell’organo Metzler della Stadtkirche di Bremgarten (Svizzera). 

 

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