Cultura

Doppio appuntamento nei prossimi giorni per il Festival Suoni e Sapori del Garda: domenica 26 novembre alle 17 a Lonato del Garda nella Sala Celesti del Comune (piazza Martiri della Libertà 12) e lunedì 27 novembre alle 21 a Nago Torbole nella chiesa di Sant’Andrea (via della Chiesa 3).

A Lonato si esibirà il Duo Arpe (Elena Piva e Marta Pettoni) che proporrà il concerto “Arpe sinfoniche” con un programma di rilievo: G. F. Händel, Entrata della Regina di Saba; B. Smetana, Die Moldau; C. Debussy, Clair de Lune - En Bateau - Golliwogg’s cake-walk; C. Saint-Saëns, Danse Macabre op. 50 per due arpe; G. Gershwin, Rapsodia in blu. 

Elena Piva, si diploma in Arpa presso il Conservatorio “L. Cherubini” di Firenze nel 1992 con il massimo dei voti e la lode e si perfeziona in seguito con docenti di fama internazionale. Nel 2000 ottiene il posto di Prima Arpa presso l’Orchestra Sinfonica di Milano, ruolo che occupa a tutt’oggi. Numerose sono anche le collaborazioni con vari enti. Tra i più importanti ricordiamo: Orchestra Filarmonica e Orchestra del Teatro “La Scala”, Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, Orchestra della Svizzera Italiana, Orchestra delle Settimane musicali di Stresa, Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma, Orchestra Internazionale d’Italia.  

Marta Pettoni ha studiato arpa con Fiorella Bonetti. Diplomatasi brillantemente nel 2001 ha poi conseguito presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali “F. Vittadini” di Pavia la laurea di secondo livello col massimo dei voti e la lode. Ha perfezionato gli studi con Susanna Mildonian e Luisa Prandina. Dal 1995 ha partecipato a concorsi e audizioni ottenendo riconoscimenti nazionali ed internazionali. E’ stata dal 2009 al 2013 prima arpa dell’Orchestra del Teatro Regio di Parma, attualmente collabora con enti tra cui: Orchestra Sinfonica di Milano, Orchestra del Teatro Regio di Torino, Orchestra del Teatro alla Scala, Orchestra del Teatro “Bellini” di Catania, suonando con prestigiosi direttori d’orchestra. Alterna l’attività di solista agli impegni nella musica cameristica con ensemble di varia formazione con cui ha tenuto concerti in vari paesi europei ed in Estremo Oriente. 

Il successivo appuntamento della rassegna è in programma lunedì 27 novembre alle ore 21 nella Chiesa di Sant’Andrea a Nago Torbole (Via della Chiesa 3) il Trio Hegel (David Scaroni – violino, Davide Bravo – viola, Andrea Marcolini – violoncello) proporrà invece “Dall’Elster bianco alla laguna” - Concerto dedicato all’acqua. Programma: G.F. Händel,  Water Music, Suite n. 3; J.S. Bach, Sinfonia n. 7 in mi minore BWV 793; Sinfonia n. 3 in re maggiore BWV 789; Sinfonia n. 11 in sol minore BWV 797; L. Cherubini, Trio per archi n. 2 in Do Maggiore; W. Ferrari, Trio per archi in La minore op. 32. 

Il Trio Hegel si è costituito nel 2012 e in breve tempo ha ottenuto riconoscimenti in numerosi concorsi come il 1° Premio Assoluto al 20° Concorso Nazionale di Musica da Camera “G. Rospigliosi” di Lamporecchio (PT), il 1° Premio al 26° European Music Competition “Città di Moncalieri” (TO), il 2° Premio al 13° Concorso Nazionale "Riviera Etrusca" di Piombino (LI), il 2° Premio -1° Premio non assegnato- al 10° Concorso Internazionale “L. Zanuccoli” di Sogliano al Rubicone (FC), il 3° Premio -1° e 2° Premio non assegnati- al 12° Concorso Nazionale di Esecuzione Musicale “Città di Magliano Sabina” (RI), 3° Premio al 14° Concorso Internazionale “Città di Padova” (PD) e Diplomi d’Onore al Torneo Internazionale di Musica (TIM - XVII Edizione), al 21° Premio Internazionale “G. Zinetti” di Sanguinetto (VR) e al 20° Concorso Internazionale di Musica da Camera “L. Nono” di Torino.

Il Trio si è esibito in importanti occasioni e in luoghi suggestivi come al Ridotto del Teatro per la Fondazione Teatro Grande, a Gorizia per l’Associazione Chamber Music Trieste, a Piacenza per Festival Piacenza Classica, a Milano sia per la Società dei Concerti che per la Società del Quartetto, a Mantova per il Mantova Chamber Music Festival, a Padova per l’Accademia Galileiana di Scienze, Lettere ed Arti, per l’Associazione MoMus e per l’International Music Meeting 2016, a Ravenna presso la Sala Corelli del Teatro Alighieri per l’Associazione Mariani e al Museo Nazionale per Ravenna Festival, a Venezia a Palazzo Albrizzi per l’Associazione Dino Ciani, ad Arezzo per Terre d’Arezzo Music Festival, a Montepulciano per la Fondazione Cantiere Internazionale d’Arte per il 46° Festival. 

Il Trio Hegel suona tre interessanti strumenti: violino Raffaele Fiorini (anno 1876, modello G. Da Salò), viola Filippo Fasser (anno 2007, modello G. P. Maggini), violoncello anonimo francese (datato inizio del diciannovesimo secolo).

Il Festival propone un circuito di spettacoli ad ingresso libero inseriti in un unico cartellone, con il diretto coinvolgimento dei Comuni afferenti all’intero bacino lacustre e al suo immediato entroterra. La direzione artistica è affidata al maestro Serafino Tedesi coadiuvato dalla sua associazione culturale Infonote; l’intento è quello di riuscire a coinvolgere sempre più comuni, anche delle province limitrofe. I comuni che fanno parte dell’edizione 2023 sono: Calvagese della Riviera, Castelnuovo del Garda, Desenzano del Garda, Gardone Riviera, Gargnano, Lonato del Garda, Malcesine, Manerba del Garda, Nago Torbole, Riva del Garda, Salò, San Felice del Benaco, Tignale e Toscolano Maderno. La Comunità del Garda sovrintende al coordinamento istituzionale e amministrativo.

 

È stata inaugurata nel pomeriggio di giovedì 16 novembre, nel salone delle feste del Casinò municipale, la 30ª edizione della rassegna dell'editoria gardesana «Pagine del Garda».

Dopo la parentesi della pandemia, l’ormai storica rassegna organizzata dall’associazione culturale Il Sommolago e dal comune di Arco (con il sostegno di Amsa, l’Azienda municipale sviluppo Arco, e della Cassa Rurale Alto Garda - Rovereto) sta lentamente crescendo: tredici quest’anno le case editrici a esporre i loro volumi, tra queste il Museo Alto Garda e la Fondazione Museo storico del Trentino con numerose pubblicazioni, alcune ormai di rara reperibilità, e poi associazioni culturali come Judicaria, Mnemoteca e Asar, oltre allo stesso Sommolago. Inoltre, Artimedia, Cierre, Isenzatregua, Osiride, Studi Trentini, Tangram e Stephan Wünderlich. I libri esposti sono circa duemila per 570 titoli, con la novità della sezione dedicata agli autori locali, nove.

«In un mondo in cui il self publishing è ormai diffusissimo - ha detto l’assessore alla cultura Guido Trebo - dare spazio e visibilità agli editori è davvero importante. L’editore ha un ruolo insostituibile, seleziona i libri che meritano la pubblicazione, un libro edito dà quindi garanzie di avere un valore. Se poi consideriamo la rapidità con cui si va diffondendo, anche nella scrittura, l’utilizzo dei programmi basati sull’intelligenza artificiale, per cui con poche indicazioni e premendo un tasto chiunque in pochi minuti può scrivere un libro, si comprende come questa rassegna sia un'iniziativa culturale preziosa. Della quale voglio ringraziare, anche a nome dell’amministrazione comunale, tutti i volontari del Sommolago, con una sottolineatura particolare a Romano Turrini, la cui instancabile e fitta attività è per la nostra città di grandissima importanza».

Romano Turrini ha ricordato come trent’anni fa la nuova rassegna fosse stata poco più che un timido esperimento, mentre poi ha avuto successo e ha percorso ben tre decenni. E visto che nel 1993 la prima edizione propose un convegno sul Kurort, domenica, in conclusione dell’edizione numero trenta, lo stesso Turrini e lo storico Mauro Grazioli proporranno una carrellata di tutte le pubblicazioni proposte su questa epoca felice di Arco. «La pandemia ci ha bloccati - ha detto Turrini - e la ripresa è stata difficile, ma già quest’anno va molto meglio, siamo stati contattai anche da editori nuovi, il che non era scontato. Un ringraziamento è d’obbligo a tutti i volontari che si fanno in quattro per dare vita a questo appuntamento culturale».

A seguire, le presentazioni del libro di Alessandra Zendri «La chiesa di Santa Lucia in Pratis a Bezzecca di Ledro» (Il Sommolago) e di quello di Maria Pia Macchi, Sara Maino e Fiorenza Tisi «Andar per erbe, la circolarità di un’antica tradizione» (Centro studi Judicaria in collaborazione con Magia verde onlus).

La mostra del libro rimarrà aperta fino a domenica 19 novembre, sabato e domenica dalle 10 alle 19. Dopo la presentazione di venerdì 17 novembre del libro "Epiche quotidiane. storie di donne che fanno mondo", a cura di Tiziana Calzà, i prossimi appuntamenti in calendario sono i seguenti:

Sabato 18 novembre, ore 16: Il libro dei conti di Goethe durante il viaggio in Italia, di Paolo Boccafoglio, Edizioni Il Sommolago in collaborazione con il comune di Malcesine - presentazione a cura dell'autore.

Domenica 19 novembre, ore 16: Il Kurort ad Arco, excursus editoriale de Il Sommolago a trent'anni dalla prima edizione della rassegna dell'editoria gardesana, a cura di Mauro Grazioli e Romano Turrini

Giovedì 9 novembre alle 21, nella sala consiliare di Polpenazze, sarà presentato il volume di Giuseppe Bergognini "Diavoli e bisavoli". Ingresso libero, buffet per i presenti al termine dell'evento.

La serata costituisce il primo appuntamento della rassegna autunno inverno 2023-2024, organizzata da assessorato alla Cultura e biblioteca comunale, che ha in progamma diversi incontri con l'autore. Conduce la serata Gianluca Bordiga.

Il libro di Bergognini spazia in un lasso di tempo che va dal 1923 al 1954 e si sposta dal fiume Chiese a Chicago per narrare storie di antenati coraggiosi.

 

Per la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, lunedì 27 novembre alle 20:30, in Sala Castellani, verrà rappresentato lo spettacolo "FEMMINILE, PLURALE", reading con accompagnamento musicale dal vivo. Ingresso libero.   

Le letture saranno affidate a Barbara Pizzetti, mentre Andrea Bettini accompagnerà con fisarmonica e canto. 

Femminile, plurale: è la condizione di molte bambine, ragazze, donne che subiscono abusi e violenze fisiche, psicologiche, economiche, morali. Mortificate, umiliate, vessate, colpite nel corpo, nella voce, nelle attese e nelle possibilità. Spesso complici, più o meno ignare, dei propri aguzzini. Ma qualcuna… ce la fa a rompere la catena e il silenzio. Perché la lotta contro la violenza sulle donne non è soltanto un atto di denuncia, ma soprattutto un atto di libertà, di rivalsa, di speranza.

Sabato 18 novembre alle 20:45, presso il teatro Paolo VI, l'Orchestra Fiati di Vallecamonica Brass Ensemble.sarà ospitata a Prevalle per lo spettacolo musicale "Mai dire gatto". Entrata libera.

Il concerto è stato organizzato in occasione dei festeggiamenti per il 40esimo anno di fondazione del Gruppo Musicale Prevalle, in collaborazione con il Comune di Prevalle.

L'appello lanciato dalla Comunità di Bagolino su "Chi l'ha visto?" per ritrovare le opere perdute o meglio rubate nel 1972 tiene banco in questi giorni dopo l'iniziativa del Diacono Luca Ferremi che è ospite di Radio 51 questa settimana nella trasmissione Primo piano, in onda ogni giorno su Radio 51 dal lunedì al venerdì alle 8 e alle 12.30. Si parla di arte, di Bagolino e di molto altro.

 

Venerdì 24 novembre alle 20:45, presso l'auditorium delle Scuole Medie di Agnosine, si terrà il nono e ultimo appuntamento del CULT-Cura Festival con lo scrittore e giornalista Egidio Bonomi.

L'associazione BiùCultura, anima della rassegna, ha organizzato una chiusura dal sapore "glocal", all'insegna dello spirito del festival. Egidio Bonomi presenta dunque il suo "Vernacoliere" e altri scritti in un incontro dal titolo "I sentimenti del dialetto". A dialogare con l'autore sarà Massimo Lanzini, vice caporedattore del Giornale di Brescia e curatore della rubrica dal grande successo "Dialèktika".

Riparte la stagione teatrale al Teatro Centro Lucia di Botticino (via Dante 15) e per il primo appuntamento di prosa il 17 novembre alle 21 andrà in scena Valentina Lodovini nello spettacolo “A futura memoria”, un omaggio ad Anna Politkovskaja, coraggiosa giornalista russa che pagò con la vita l’amore per il proprio lavoro e per i propri ideali.

Il primo appuntamento per la Stagione 2023/2024 al Teatro Centro Lucia di Botticino è con Valentina Lodovini, che venerdì 17 novembre alle ore 21 porterà in scena “A futura memoria”, uno spettacolo omaggio ad Anna Politkovskaja, coraggiosa giornalista russa che nel 2006 pagò con la vita la propria ricerca di verità, libertà e giustizia. Valentina Lodovini, nota attrice cinematografica e teatrale, ripropone una scelta di testi scritti dalla giornalista, dando nuovamente voce, corpo e vita alle sue idee. Le letture sono alternate dalle musiche di compositori che il regime stalinista censurò in nome dell’accusa di “formalismo”, tra i più noti Dmitrij Šostakovič, Aram Khachaturian e Boris Ljatošyns’kyj. Ad accompagnare musicalmente l’attrice saranno l’ideatore dello spettacolo e primo violino Valentino Corvino e l’Iris Ensemble, quartetto d’archi interamente femminile.

La lotta all’oppressione dei diritti umani fondamentali, l’enorme lavoro di ricerca di verità e di libertà effettuati da Anna verranno artisticamente trasformati in uno spettacolo toccante e coinvolgente per il pubblico presente. Anna Politkovskaja riceve numerosi riconoscimenti e premi per il suo lavoro tra i quali il Global Award for Human Rights Journalism da Amnesty International, il Premio per la Difesa della libertà d’espressione e il Premio per la Libertà ed il Futuro dei Media, a conferma della sua grande professionalità e della passione per il suo lavoro, che lei stessa riassume con la frase «L’unico dovere di un giornalista è scrivere ciò che vede».

Valentina Lodovini, volto noto del cinema e del teatro, inizia la sua carriera da attrice subito dopo il diploma alternando teatro e cinema; muove i suoi primi passi a teatro, in poco tempo passa al cinema e prende parte al film “Ovunque sei” per la regia di Michele Placido. Negli anni successivi la vediamo come interprete, tra gli altri, nei film “L’amico di famiglia”, “Benvenuti al Sud”, “Benvenuti al nord”, “Passione sinistra”, “Ma che bella sorpresa”, “Cosa fai a capodanno?”, “10 giorni senza mamma” (vince il Nastro d’Argento come migliore attrice in un film commedia), “10 giorni con Babbo Natale” e nel 2023 prende parte a “I migliori giorni”, “La terra delle donne” e “Conversazioni con altre donne”. Sul piccolo schermo appare in diverse serie televisive: “Distretto di Polizia”, “Coco Chanel”, “L’Ispettore Coliandro”, “Il Commissario Montalbano”.

Valentino Corvino, ideatore e primo violino dello spettacolo, è musicista, direttore d’orchestra e compositore violinista. Si laurea con lode in “Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo” all’Università degli Studi di Bologna e riceve il Diploma Master con Menzione D’Onore in Direzione d’Orchestra presso l’Accademia Pianistica Internazionale “Incontri col Maestro” di Imola. È cofondatore del celebre Arkè String Quartet, che negli anni ha collaborato con Antonella Ruggiero, Lucio Dalla, Samuele Bersani, Petra Magoni, Stefano Bollani e altri interpreti musicali. È primo violino del FontanaMix Ensemble con cui si esibisce come solista e primo violino in tutta Europa. Ha suonato come solista e primo violino nei dischi dei più grandi artisti italiani: Mina, Fossati, Vasco Rossi, Francesco Guccini, Adriano Celentano, Morgan, Lucio Dalla, Gianni Morandi, Samuele Bersani, Francesco Renga, Angelo Branduardi, Irene Grandi, Emma Marrone, Alessandra Amoroso, Il Volo e molti altri.

« “A futura memoria” - dichiara Corvino - nasce dalla mia esigenza di usare l’arte non solo per il godimento estetico ma per costruire memoria e conoscenza, con una particolare attenzione verso le generazioni che verranno. In questo senso il sacrificio a cui è andata incontro Anna Politkovskaja è l’esempio di un’urgenza che dovrebbe appartenere a tutti noi: cercare in modo serio la verità oltre la narrazione indotta da esigenze politiche o commerciali, costruire una civiltà migliore attraverso la pace, il dialogo e la conoscenza. È stato facile associare ai testi della giornalista russa le musiche di quei compositori che hanno subito la censura da un regime precedente, quello staliniano, potendo esprimere il loro dissenso e la loro libertà solo attraverso le note delle loro composizioni. Lo spettacolo impone una violenza emotiva, cioè il mettere l’ascoltatore davanti a fatti così atroci che non possa restare indifferente. Perché l’indifferenza è proprio il male che sta alla base della mancanza della partecipazione civile di ogni singolo individuo per costruire un futuro che non sarà mai perfetto, ma alla luce di quanto sta accadendo negli ultimi due anni, sicuramente migliore del tempo che stiamo vivendo».

Per tutte le informazioni è possibile consultare il sito web www.centrolucia.it oppure seguire i canali social: Facebook: Teatro Centrolucia Instagram: teatrocentrolucia. Per prenotazioni: chiamare il 334 6374447 (anche WhatsApp) Costo biglietti: € 25 intero - € 22 ridotto (residenti a Botticino, under 13 e over 65).

Domenica 29 ottobre alle 18, presso palazzo Morani (via Morani 11), torna l'aperitivo con l'autore. Ospite il prevallese Paolo Zanatta che presenterà il suo romanzo. A seguire, aperitivo per i presenti con i prodotti della gastronomia Pota la gastro e del birrificio Büs del leader.

Dopo il successo del primo romanzo, 'La coda del pavone', Paolo Zanatta torna in libreria con 'Il matto delle ore', ambientato nel cuore di Brescia. 

“Le complicazioni lasciamole agli orologi, che hanno tempo da perdere. Non a noi, che non sappiamo mai di preciso quanta carica ci rimane”. Questa è la filosofia di Mariso, un istrionico orologiaio che vive nella contrada del Carmine, nel centro della città di Brescia. All’improvviso un’inaspettata complicazione si presenta veramente nella sua quotidianità, portandolo a riscoprire sentimenti e conoscenze ormai dimenticati, necessari per riuscire a risolvere un enigma con amici vecchi e nuovi, alla riscoperta dell’importanza del tempo presente, passato e futuro.

Zanatta, laureato in Ingegneria nel 2004, ha fatto divenire materia del romanzo la sua passione per i segnatempo: studiandone meccanismi e componenti, li porterà a interagire con i personaggi del romanzo. Dopo l’esordio con il romanzo musicale “La coda del Pavone”, nel quale erano i testi musicai dei Pink Floyd a fare da sfondo ad un enigma, ora è la volta di un libro che parla del tempo e della sua misurazione, di opere d’arte, eventi inaspettati e sentimenti sopiti. 

Venerdì 24 novembre alle 20:30, presso l’Auditorium di Tiarno di Sopra (piazza Milìn) nel comune di Ledro, l’Associazione Museo Grande Guerra in Valle del Chiese presenterà la ricerca inerente l’ultimo volo di ricognizione sulle linee nemiche del pilota italiano tenente Attilio Rial. Ingresso libero.

Martedì 20 febbraio 1917, in zona monte Cadria – Nozzolo nel Trentino meridionale, un aereo italiano in ricognizione modello “Farman Colombo” venne abbattuto dagli austriaci. Il pilota Attilio Rial originario di Gressoney-La-Trinité (AO) perse la vita e fu seppellito nel cimitero monumentale austroungarico di  Bondo, mentre il fotografo – osservatore  Mariano Rossini di Alba (CN) si salvò.

Nel corso della serata di venerdì 24 novembre verranno rievocate alcune vicende che inquadrano l'evento, a cominciare dallo schieramento dei due eserciti sul fronte trentino e nella Valle del Chiese. Sarà inoltre presentato il cimitero austroungarico di Bondo, dove è sepolto Attilio Rial, e ne verrà raccontata la storia. Un focus verrà dedicato all'aviazione durante la grande guerra. Infine, si approfondirà la vicenda del pilota Rial e in particolare il compito dei ricognitori nel corso della prima guerra mondiale.

L'esposizione sarà a cura di Francesco Bologni e Massimo Parolari, soci del “Museo Grande Guerra in Valle del Chiese”, con la collaborazione del coro Cima d'oro.

Gli organizzatori ringraziano il Comune di Ledro per il patrocinio e CEDIS per il contributo alla registrazione video.

Domenica 12 novembre alle 15 e alle 16:30 il museo archeologico di Gavardo (in piazza San Bernardino) aspetta bambini e famiglie con la proposta di un creativo viaggio illustrato tra storia e archeologia.

Domenica è in programma un nuovo appuntamento nell’ambito della rassegna “MAVS for KIDS”, il ciclo di iniziative del Museo Archeologico della Valle Sabbia dedicate ai più piccoli. Si tratta dello speciale evento “Cosa ti racconto al museo”, ossia il racconto di alcune storie ambientate nel passato, secondo la particolare tecnica Kamishibai (letteralmente “spettacolo teatrale di carta”), ovvero un antico metodo narrativo giapponese adoperato dai cantastorie come efficace supporto di animazione per la lettura. Successivamente i partecipanti saranno coinvolti in un laboratorio didattico a tema. 

L’iniziativa, curata dal servizio didattico del MAVS in collaborazione con le operatrici de La Melagrana, ha un costo di 2 euro a partecipante ed è rivolta ai bimbi dai 6 agli 11 anni accompagnati. La prenotazione è obbligatoria. Per ulteriori informazioni è possibile telefonare ai numeri 0365.371474 (dal lunedì al venerdì, ore 9-13), 338.9336451, oppure inviare una mail a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Domani sera, giovedì 26 ottobre alle 20:30, nella splendida cornice di Villa Galnica (via Roma 4) la bookblogger Roberta Ghirardi incontrerà Roberta Schira che presenta il suo romanzo "I fiori hanno sempre ragione". A curare le letture sarà Silvia Visini. Ingresso libero.
 
 
Roberta Schira, scrittrice, gourmet e critica gastronomica, firma un romanzo d'esordio che fa sognare, in tempi in cui la serenità sembra così lontana. Una storia di speranza, che riconsegna la voglia di vivere e sorridere nonostante tutto e tutti.
 
Eleonora stringe tra le mani un bauletto che custodisce ricette con ingredienti speciali: il coraggio, la comprensione, la fiducia in se stessi, la gentilezza. Basta usarne solo un pizzico per creare l'Amore, la Speranza, il Perdono. Ma dove trovarli? Eleonora non lo sa, eppure inizia a cercarli, perché quelle ricette sono l'ultimo ricordo della nonna Ernesta. È stata lei a insegnarle che cucinare è molto più che “far da mangiare”: è anche un atto di guarigione, per gli altri e per se stessi. Proprio di questo Eleonora ha bisogno ora che ha perso il dono di interpretare il mondo attraverso gli odori e i sapori, un dono che le ha permesso di diventare una famosa chef.
 
Le ricette della nonna le hanno dato nuova speranza, giorno dopo giorno: un tocco di Coraggio oggi, una goccia di Allegria domani le fanno capire il valore dell'attesa e della rinascita, ma anche i risvolti positivi della solitudine e della vecchiaia, del combattere per veder soddisfatti i propri desideri. Sono parole da far sobbollire nel cuore al fuoco lento della tenacia. Perché a volte il mondo intorno crolla e non ci si sente pronti ad affrontarlo. Ma dentro ognuno di noi c'è la forza per ricominciare.
 
Ognuno ha la propria ricetta speciale. Eleonora deve trovare i suoi ingredienti unici per tornare in cucina: era il suo porto sicuro, ora le fa paura. Soprattutto deve imparare che gli obiettivi possono essere raggiunti anche da soli, ma che la vita ha il giusto sapore solo insieme alle persone che amiamo.
 
Roberta Schira è laureata in lettere con indirizzo psicologico. L’incontro con Claudio Sadler le ha insegnato a cucinare e ha condotto all’uscita di “Menu per quattro stagioni” che ha dato origine alla collana Giunti dedicata all’alta cucina. Undici i titoli dei suoi libri, tra cui “Il nuovo Bon Ton a tavola”, “Il libro delle frattaglie” e “Mangiato bene? Le sette regole per riconoscere la buona cucina”, un libro sulla teoria della critica gastronomica, noto come “canone Schira”. Nel 2016 pubblica il libro “La gioia del riordino in cucina” che viene tradotto in cinque lingue. Sul Corriere della Sera, Roberta Schira tiene una rubrica di critica gastronomica e segue con interviste e servizi le novità della scena gastronomica. E’ docente all’Italian Food Academy per il master in critica gastronomica e autrice di progetti web e televisivi.
 
 

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