Società

Nell’ambito della giornata internazionale della donna e nel contesto della campagna di sensibilizzazione contro la violenza di genere “Questo non è amore”, la Questura di Brescia in collaborazione con il Comune di Brescia organizza l’evento “Ritratto di Donna”. Appuntamento nel salone Vanvitelliano di Palazzo della Loggia a Brescia questa mattina, 8 marzo alle 10. Saranno presenti il sindaco Emilio Del Bono, il questore Giovanni Signer e il prefetto Maria Rosaria Laganà.

 

L’obiettivo dell’iniziativa è quello di rendere omaggio alle donne, attraverso la testimonianza di quattro protagoniste, per declinare al femminile i temi della lotta alla violenza, del coraggio, della dedizione e dell’arte.  

L’evento avrà luogo nel salone Vanvitelliano di Palazzo della Loggia, sede del Comune, e avrà come cornice quadri dell’artista bresciana Daniela Volpi, che raffigurano volti femminili. L’artista ha realizzato per l’occasione otto volti femminili, tra cui uno ritraente quello dell’Agente della Polizia di Stato Emanuela Loi, vittima trent’anni fa nell’attentato di via D’Amelio.

La scrittrice e docente Annalisa Strada, autrice del volume “Io, Emanuela” racconterà la storia dell’Agente della Polizia di Stato e del suo coraggio. L’ Ispettore della Divisione Anticrimine della Questura di Brescia Francesca Pollonara, impegnata da molti anni nella prevenzione e repressione della violenza di genere e degli abusi sui minori, parlerà del coraggio delle donne che hanno superato la loro condizione di vulnerabilità rivolgendosi alla Polizia di Stato. 

Infine interverrà Valentina Di Blasio, ostetrica degli Spedali Civili di Brescia, che si fece conoscere perché nel pieno dramma della primavera 2020, quando quella struttura sanitaria registrava più accessi per casi Covid al mondo, in un momento particolarmente ispirato intonò l’Hallelujah di Leonard Cohen, accompagnandolo al pianoforte nell’atrio del Civile.

 

Carnevale di Bagolino: non si spegne l'amarezza. Sulla vicenda del 'carnevale mancato' vanno sottolineate alcune cose. Intanto la delusione di molti uomini e donne di Bagolino e Ponte Caffaro, per i quali le giornate del carnevale rappresentano un valore, un sentimento di identità, di appartenenza, di condivisione. Un sentimento che merita rispetto. C'è anche un'altra cosa che va sottolineata. Il carnevale di Bagolino appartiene ai bagossi ma è anche un patrimonio culturale immateriale dell'intera comunità. E' l'eredità di tradizioni antiche, di saperi, di consuetudini che rappresentano un elemento di studio e di ricerca. Il carnevale di Bagolino è in fondo un'opera d'arte: un cultural heritage, direbbero gli storici e gli antropologi.

E come tutte le opere d'arte, i capolavori dell'ingegno, della creatività dell’uomo, le testimonianze storiche, va rispettato e sostenuto. La modalità particolare in cui questa tradizione si manifesta è certamente oggetto di regolamentazione, ma è - lo ribadisco - un patrimonio immateriale del nostro Paese. E come tale va tutelato. Da tutti. Ribadisco questo perché forse non è ben chiaro. Non siamo di fronte ad un evento consueto, tipo sagra di paese, o similari. Stiamo parlando di un pezzo di storia che vanta almeno 500 anni. Detto questo oggi volentieri diamo la parola al sindaco di Bagolino Gian Zeno Marca.

Secondo alcuni l'amministrazione avrebbe dovuto riuscire in qualche modo a garantire lo svolgimento del carnevale. Ne abbiamo parlato con il primo cittadino.

"Io sono di Bagolino e capisco perfettamente le ragioni dei miei concittadini e il valore profondo che questa tradizione ha per il mio paese. Ma le cose negli ultimi anni sono cambiate. Soprattutto a partire dagli eventi di Torino, le manifestazioni di piazza devono sottostare a regole molto precise. Questo mi è stato più volte ribadito dalle autorità bresciane. I miei concittadini devono capire che il mio rammarico è grande per quanto è accaduto ma non c'era alternativa. Difficile organizzare il servizio di protezione civile, garantendo un'accessibilità controllata e regimentata. Va inoltre aggiunto che il carnevale è in sé una manifestazione spontanea ed è quindi difficile individuare dei riferimenti precisi per poter organizzare correttamente e in sicurezza l'iniziativa.

Abbiamo avuto lunghi e ripetuti confronti con le forze dell'ordine e davvero abbiamo fatto tutto quello che era in nostro potere per consentire l'evento. Questo messaggio mi piacerebbe che arrivasse a tutti i miei concittadini e concittadine di Bagolino e di Ponte Caffaro e  il rischio quest'anno era troppo alto sul fronte degli assembramenti, e questo ci è stato più volte sottolineato dalle forze di polizia e dalle autorità. Devo ringraziare comunque Sua Eccellenza il Prefetto per aver con me tentato di verificare tutte le strade".

Maria Paola Pasini

 

Riceviamo e pubblichiamo.

“Fascette in plastica, snellimento burocratico per le prove cinofile, addestramento cani anche durante la stagione venatoria, ingrandimenti ottiche e uccelli da richiamo.

Su questi temi si incentrano le nostre proposte che, oggi, in commissione agricoltura, abbiamo presentato sulla delibera di Giunta inerente le modifiche al Regolamento regionale 16/2003 che tratta di addestramento cani, prove cinofile, allevamenti e attività venatoria.

La Commissione ha approvato a grande maggioranza le nostre richieste, ma adesso le proposte passano alla Giunta che deve accoglierle. Ci auguriamo che tutte siano recepite, così come ha deciso la commissione”, lo dichiarano i consiglieri regionali Floriano Massardi (Lega) e Barbara Mazzali (Fratelli d’Italia).

 

“Queste le nostre proposte:

- oggi per organizzare una prova cinofila, andavano prodotti fogli e mappali dei proprietari dei fondi. Noi chiediamo, su richiesta anche dell’ENCI, di eliminare questa procedura e di snellirla chiedendo di inviare solo una richiesta all’UTR con evidenziata la zona interessata;

- chiediamo che si possano sostituire gli anellini inamovibili metallici degli uccelli di allevamento, quando la zampa si ammalora, con fascette di plastica per il bene degli animali stessi;

- sempre sugli anellini, chiediamo che la scelta delle caratteristiche e del diametro sia in capo unicamente alle associazioni ornitologiche;

- chiediamo che l’addestramento cinofilo possa essere fatto anche durante il periodo di caccia, mentre adesso, durante la stagione venatoria i cani possono essere addestrati solo con fucile (quindi andando a caccia e non come semplice allenamento);

- per ragioni di sicurezza, chiediamo di eliminare il tetto massimo di ingrandimenti delle ottiche utilizzate nella caccia di selezione che oggi è fissato a 12;

- oggi si possono usare solo uccelli da richiamo allevati in Lombardia, mentre noi vogliamo che questa limitazione sia tolta consentendo l’utilizzo di richiami allevati anche in altre regioni”.

 

I consiglieri regionali Massardi e Mazzali.

 

L'onorevole Marina Berlinghieri, vice capogruppo alla Camera dei deputati per il Partito democratico, è ospite di Radio 51 nella trasmissione Primo piano. In compagnia di Maria Paola Pasini e Marcello Mora la parlamentare bresciana di Pisogne illustrerà i punti essenziali del suo impegno e della sua attività sia a livello nazionale che internazionale, in veste di componente della delegazione italiana al Consiglio d'Europa. Non perdete le trasmissioni di questa settimana. Tutti i giorni dal lunedì al venerdì alle 8 e alle 12:30.

 

 

Internazionalizzare, gestire, comunicare un’impresa turistica 4.0: è questo il titolo di un corso executive dal taglio molto pratico e concreto proposto sul territorio della Vallesabbia a chi è interessato alle tematiche turistiche.

La Comunità Montana di Valle Sabbia in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore sede di Brescia, nell’ambito delle proposte di Formazione Continua dell’Ateneo e in particolare il corso di studi Triennale LT/12 in Scienze linguistiche, con il sostegno di Vallesabbia Solidale e Cassa Rurale Adamello Giudicarie Valsabbia Paganella, organizza il corso executive Internazionalizzare, gestire, comunicare un’impresa turistica 4.0.

Obiettivi

I diversi moduli attraverso i quali è strutturata l'offerta formativa si pongono l'obiettivo di fornire conoscenze e competenze introduttive in ambito linguistico, manageriale e della comunicazione di impresa e del territorio nell’era post[1]Covid. Il corso ha un taglio concreto e operativo.

Organizzazione

Le lezioni si articoleranno in 3 giornate per complessivi sei moduli (tre mattine + tre pomeriggi) in presenza presso “La Centrale” in via Ippolito Boschi a Barghe (BS) e in modalità online: sabato 26 marzo, sabato 2 aprile, sabato 9 aprile 2022 dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 14.00 alle ore 17.00.

Le lezioni del mattino vedranno interventi di carattere più teorico; quelle del pomeriggio saranno sessioni più pratiche con taglio laboratoriale.

Le tre giornate sono legate a tre parole d'ordine:

1) Internazionalizzazione (lingua inglese per il turismo)

2) Gestione delle imprese (aprire un’impresa, normative, aspetti burocratici, gestione operativa)

3) Comunicazione dell'impresa (nuove sensibilità, sostenibilità, comunicare, gestire i social, online e offline)

Destinatari

- Operatori pubblici e privati e professionisti del turismo interessati ad aggiornare o ad acquisire nuove conoscenze

- Studenti e neolaureati che intendono operare nel settore del turismo

- Il corso si rivolge anche a quanti sul territorio hanno aperto o hanno intenzione di dare vita ad un’impresa turistica di diverso tipo (imprese legate alle produzioni artigianali ed enogastronomiche, imprese di ospitalità come B&B, affitto breve tramite piattaforme come Airbnb, start up legate al settore turistico)

 

Numero massimo dei partecipanti: 20

Costo del corso: 100 euro. Per ogni info:: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., oppure telefonare al numero 3756221121.

Le iscrizioni dovranno essere effettuate entro il 21 marzo 2022 al seguente link: https://form.jotform.com/cmvs/corso[1]impresa-turistica-40

Il link per la partecipazione online sarà fornito al momento dell’iscrizione.

Al termine del corso l’Università Cattolica del Sacro Cuore rilascerà un attestato di partecipazione.

Faculty

Comprende docenti e professionisti in grado di fornire elementi di visione strategica ma allo stesso tempo informazioni pratiche necessarie ad affrontare esperienze di tipo imprenditoriale sul territorio in un momento di grande trasformazione dove il settore turistico offre tuttavia importanti opportunità per il futuro.

Per fare ciò sono necessarie nuove sensibilità e nuove competenze. Sarà prevista anche la presenza di alcuni operatori che porteranno la loro esperienza.

Direzione Scientifica

Giovanni Gregorini,  Maria Paola Pasini: Università Cattolica, Corso di Laurea in Scienze linguistiche, Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)

 

Un inizio 2022 ricco di novità per EWMD (European Women's Management Development Network) Brescia, che vede l’elezione di Alice Palumbo come Vice Presidente che affiancherà la Presidente Alberta Menici e il Consiglio Direttivo di EWMD Brescia, in carica per il periodo 2021-2023.

Il metodo della co-presidenza, non riconosciuto formalmente nelle norme statutarie italiane, è stato introdotto in via sperimentale nel 2016. La filosofia di fondo, riconosciuta e pienamente appoggiata dall’associazione, è quella di permettere la gestione dei cambiamenti nei ruoli di responsabilità, evitando così le disfunzioni che possono nascere quando vi è un cambio di Presidenza senza un adeguato periodo di affiancamento.

Come in una staffetta, quindi, nei prossimi mesi l’attuale Presidente, forte dell’anno appena trascorso, lavorerà gomito a gomito con la neo eletta Vice Presidente Alice Palumbo, programmando un naturale passaggio di testimone nel 2023.

Alberta Menici, Presidente di EWMD Brescia, racconta così la nuova Vice Presidente: “Alice ha già ricoperto diversi ruoli apicali nella nostra associazione, non solo nel direttivo bresciano. Dal 2016 al 2020 è stata membro del board internazionale ricoprendo il ruolo di Direttore della Comunicazione del network mentre dal 2021 ha la delega al Marketing di EWMD Italia. Alice è un esempio positivo per la sua instancabile volontà negli anni di contribuire al continuo miglioramento dell’associazione, oltre che per l’energia con cui lotta per una cultura inclusiva. Presidente e Vice Presidente sono solo ruoli di forma. Immaginiamo, come è giusto che sia, una co-presidenza di valori e obiettivi condivisi, dividendoci gli impegni in prima linea in un’ottica di complementarietà e corretto bilanciamento associazione-famiglia-lavoro per entrambe.”

Il lavoro di squadra è proprio il cuore dell’attività di EWMD.

Un network internazionale creato dalle donne per le donne (e non solo) e per tutte quelle imprese che credono e si attivano nel riconoscere, includere e valorizzare l’unicità in quanto tale. Il chapter Italiano, capitanato da Renata Pelati e Laura Dalè, rappresenta e coordina le delegazioni delle diverse città che, come EWMD Brescia, non solo cooperano tra loro ma agiscono direttamente sul territorio con una serie di iniziative e azioni mirate.

Nella programmazione italiana spiccano conferenze, corsi, e workshop costruiti per essere d'ispirazione a persone e organizzazioni su temi come l’equilibrio di genere e la cultura inclusiva.

Primo fra tutti, il webinar nazionale del 2020 dal titolo “Dalla Smart alla Senseable city: come ripensare la città dopo la pandemia”, inserito nell’ambito del contenitore di idee e best practices “Think Tank EWMD Italy”.

Un progetto di grande successo a cui stanno seguendo ulteriori iniziative territoriali molto pratiche.

Un altro esempio è sicuramente il Manifesto #EqualPanel, creato a livello nazionale e poi diffuso sui singoli territori allo scopo di invitare imprese, istituzioni, associazioni, pubbliche amministrazioni e tutti gli stakeholder ad aderire ad un Patto per la parità di genere sui palchi di conferenze, seminari ed eventi scientifici.

Chiude il cerchio un’ulteriore iniziativa, da menzionare per la natura dell’evento stesso: il panel tutto al femminile del premio “She made a difference”, conferito a donne che si sono particolarmente distinte negli ambiti della cultura, ricerca ed economia.

Grande attesa per l’edizione 2022 a Brescia, dopo due anni di stop.

Da queste iniziative, quello che emerge è che l’inclusione delle diverse “voci” e il riconoscimento dei contributi che nascono dalle differenze è molto più che un fattore strategico di successo.

Lo possiamo considerare come l’ABC di una sana organizzazione che, un’associazione storica e internazionale come EWMD, ha contribuito a costruire con il suo costante impegno sui territori.

Allo stesso modo, nel corso del tempo, essa ha dimostrato di saper co-evolvere nella complessa mise ensemble delle diverse generazioni che rappresenta e che vuole sostenere.

Ed è parlando del suo rapporto con le generazioni che Alice Palumbo, la neo eletta Vice-Presidente di EWMD Brescia, si presenta con un pizzico di ironia come “una Millennial, figlia grata di Boomers e amica della Generazione Z nonché affascinata dalla Generazione X (meno di 26 anni) perché stanno dimostrando uno spiccato spirito attivista”.

Chiude aggiungendo che “ci saranno vecchie battaglie su cui non arrendersi e nuove sfide da cogliere. Il femminismo non è un concetto statico, ​​si trasforma nel tempo sulla base delle esigenze delle diverse generazioni. Credere nell’importanza della conquista della consapevolezza di sé e del controllo delle proprie scelte, decisioni e azioni nella vita significa investire nelle competenze e boicottare con gentilezza sistemi economici sociali anti-meritocratici, dove sembra vigere l’ormai superata legge del più forte e non del migliore. Inoltre, non vedo l’ora di aprire il confronto interno sull’evoluzione del linguaggio arcobaleno perché se l’autorevolezza passa attraverso la coerenza tra il dire e il fare, questo è uno dei temi in linea con la volontà di un mondo più equo per tutti, senza pregiudizi, non solo per le donne.”

Non mancano quindi valori, idee e obiettivi che verranno portati avanti nel corso dell’anno non solo dal chapter Brescia ma da tutta l’associazione in generale.

Il programma di iniziative per EWMD Brescia, presentato durante l’Assemblea annuale, verrà presto pubblicato nella sezione dedicata sul sito dell’associazione EWMD Italia (italy.ewmd.org.).

E per gli interessati, l’adesione all’associazione è aperta a tutte le persone che ricoprono (o desiderano farlo) posizioni apicali nel mondo degli affari, della scienza, della politica e della cultura nonché a tutte le organizzazioni, italiane ed internazionali, che condividono i valori EWMD.

 

 

Un incontro per ricordare, a un anno dalla morte, Piero Simoni. L’iniziativa si terrà SABATO 5 MARZO alle 16.30 a Gavardo, nella sala Bruni Conter del Museo Archeologico della Valle Sabbia.

 

Simoni era per tutti “il maestro”: e “Caro maestro” è appunto il titolo con il quale il Mavs ha voluto, affettuosamente, connotare l’evento di cui è promotore.

Tante le testimonianze previste dal programma. Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Gavardo Davide Comaglio e di Elena Ledda, presidente dell’Ateneo di Salò, interverranno i nipoti di Piero Simoni, Matteo e Stefano (“Un nonno speciale”); l’ex alunno Aldo Amici (“Maestro di vita per generazioni di ragazzi”); il giornalista Marcello Zane (“La scrittura come meraviglia e introspezione”); Carlo Pettini, presidente del Gruppo Grotte Gavardo (“Alle origini di una contagiosa passione”); il direttore del Mavs Marco Baioni (“La nascita di un museo”); Raffaella Poggiani Keller, già Soprintendente ai beni archeologici (“Un archeologo e il suo mondo”). Le conclusioni sono affidate al presidente della fondazione Piero Simoni, Marcello Zane. Conduce l’incontro Enrico Giustacchini, giornalista.

Simoni, nato a Vobarno nel 1920, si era trasferito presto a Gavardo, dove sarebbe rimasto per tutta la vita. Nel 1947 aveva avuto inizio la sua carriera di insegnante elementare, svoltasi in gran parte proprio nel paese d’adozione.

Al 1954 risale la fondazione del Gruppo Grotte: con alcuni amici appassionati come lui di paleontologia, Piero Simoni comincia a esplorare le cavità carsiche del circondario, attività che porterà di lì a poco alla clamorosa scoperta dello scheletro completo dell’Ursus spelaeus, l’orso delle caverne.

Sulle ali di questo e di altri importanti ritrovamenti, nel 1956 è possibile inaugurare a Gavardo un museo, di cui Simoni sarà a lungo conservatore, contribuendo in modo decisivo al crescente prestigio, anche internazionale, dell’istituzione. Qui verranno esposti, sotto la sua guida, reperti di eccezionale rilievo, dal corredo della tomba romana di Salò, alla celeberrima piroga preistorica del Lucone di Polpenazze, al vaso-borraccia, straordinario unicum del I-II secolo d.C.

Il museo, dapprima ospitato in una palazzina di via Molino, troverà poi adeguata sede nello storico edificio di piazza San Bernardino, dov’è tuttora, gestito dal 2016 dalla fondazione che, per volontà degli enti promotori, Comune di Gavardo e Comunità montana di Vallesabbia, è stata a lui intitolata.

Immensa l’attività di ricerca di Piero Simoni, sfociata in innumerevoli pubblicazioni su riviste specializzate e non. Tanti i riconoscimenti, dalla nomina a Ispettore onorario alle antichità, al “Premio della Brescianità” assegnatogli nel 2014. Si era dedicato anche alla letteratura, dando alle stampe due romanzi e un volume di racconti.

Per partecipare alla giornata di sabato 5 marzo è consigliata la prenotazione, che potrà effettuarsi telefonando al numero 0365.371474 (dal lunedì al venerdì, dalle 9.30 alle 12.30), via mail a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., oppure attraverso il sito del Mavs. L’accesso alla sala richiede il possesso del green pass rafforzato.

 

 

 

Riceviamo e pubblichiamo

Gentile direttrice,

Carnevale di Bagolino 2022: le speranze tradite. Un titolo forte che rispecchia il grido della popolazione di Bagolino e Ponte Caffaro. Anche quest’anno il Carnevale non si farà e non a causa delle limitazioni imposte dalla pandemia da Covid-19.
In molti sanno cosa significa il Carnevale per gli abitanti di Bagolino: una tradizione nata più di 500 anni fa e viva tutt’oggi negli animi e nelle viscere degli abitanti. Il Carnevale è l’evento più atteso in paese e ci si prepara mesi prima per potere onorare la tradizione e divertirsi insieme.
Quest’anno fino a poco tempo fa non si era sicuri di poter festeggiare, in questi due anni abbiamo tutti imparato a navigare a vista. Ma quando ci si è accorti che la curva pandemica stava calando notevolmente in molti hanno sperato e lottato affinchè si svolgesse il Carnevale, seppur in forma limitata da precauzioni covid. Gli stessi carnevali di Viareggio e Venezia si stanno svolgendo regolarmente.
Ecco allora che le speranze sembravano farsi concrete. Dieci giorni fa il Prefetto di Brescia ha concesso la manifestazione previo adempimento di alcune misure di sicurezza, ma l’amministrazione comunale si è fatta trovare impreparata: priva di un piano sicurezza adeguato e di risorse da investire per garantire l’ordine pubblico, ha arrancato tra una scusa e l’altra fino a “gettare la spugna”, come lo stesso Sindaco ha dichiarato alla stampa.
L’amarezza è grande. Lo scorso giovedì molti abitanti di Bagolino avevano spontaneamente organizzato momenti all’aperto di grande festa carnevalesca: si sperava fosse il preludio a tre giorni di festa che tanto sarebbero serviti per gli animi, fiaccati da due anni di pandemia e da una tremenda guerra su suolo Europeo.
Il giorno seguente, venerdì 25 febbraio, si è scoperto invece che tutto ciò non sarebbe potuto accadere: nessuna ordinanza comunale avrebbe permesso di fare il carnevale di Bagolino e Ponte Caffaro.
Ma il Carnevale di Bagolino resiste nel cuore degli abitanti, che non si faranno trovare impreparati per il 2023 e dovranno dimostrare quanto esso è vivo e rende viva la comunità.


Viva il Carnevale!

Voci del Carnevale

La fotografia è ovviamente di repertorio!

 

Risponde Maria Paola Pasini:

Potrebbe sembrare fuori luogo in questi momenti così difficili e dolorosi a livello internazionale occuparsi di una questione come quella del carnevale di Bagolino. Non lo è. Perché anche qui ci sono in gioco valori importanti, il senso di comunità, il sentimento di appartenenza, la lealtà, la solidarietà.

Stamattina sono stata a Bagolino. Da anni, non lo nascondo, provo un grande interesse verso le vicende di questa comunità dalla storia così antica, ricca, nobile, straordinaria. Non faccio fatica a dire, spero non me ne vogliano i i bagossi, di sentirmi un pochino parte di questo paese.

Ebbene stamattina, quando sono arrivata in piazza, girando per le vie, ho percepito quel senso di delusione, di smarrimento, di tristezza che caratterizzava un po' tutti. Qualcuno dirà: sì ma insomma è solo un carnevale! E invece non è così, non è solo un carnevale. È un modo di stare insieme, è un'occasione di sentirsi parte di un tutto. È strano, io non sono di Bagolino, eppure lo capisco, lo sento dentro di me. E per questo condivido quel sentimento di profonda delusione, di amarezza. Mi è sembrato di avvertire una strana ostilità nei confronti di una manifestazione che ha radici antiche e un grande significato per la comunità di Bagolino e non solo. Perché criminalizzarla? Perché impedire che le danze e la musica riempissero le vie di Osna e Cavril? Con una buona organizzazione tutto poteva filare liscio. In molte altre piazze di Brescia e non solo, ci sono state manifestazioni legate al carnevale. Un modo anche per esorcizzare la tragedia che abbiamo vissuto in questi due anni, per gettarsi alle spalle il dolore, per concedersi un pò di serenità in mezzo anche a tanta sofferenza. E' uno dei tanti significati del carnevale, appunto.

Non ho capito come mai Bagolino rappresentasse un così grande pericolo. Certo il rischio di assembramenti c'era, come da altre parti in ogni caso. E così questo 2022 sarà ricordato per il suo carnevale negato. Per il terzo anno consecutivo Bagolino non celebra la sua festa. Ma con una differenza. Nel 2020 e 2021 il pericolo era incombente e grave. Quest'anno le cose forse potevano andare diversamente. Allora il mio invito agli amici bagossi è questo: scrolliamo la polvere dagli sgalber e guardiamo avanti. Lo so che non mollerete, che non molleremo! Buon Carnevale. Cuaaaaa!

 

 

E' Damiano Giustacchini l'ospite della settimana della trasmissione Primo piano su Radio 51. In studio con Maria Paola Pasini e Marcello Mora, il sindaco di Prevalle illustrerà alcune iniziative riguardanti il suo comune: dall'interesse verso il mondo delle api all'istituzione dell'infermiere di comunità e molto altro. Importante anche il progetto per la qualificazione della Strada gavardina con la creazione di un chiosco all'aperto. Vi aspettiamo alle 8 e alle 12:30.

 

 

Consuete operazioni di manutenzione annuale per lo scolmatore del Garda, Mori-Torbole. Tra la mattinata e il pomeriggio di oggi sono state aperte le paratie facendo fluire nel lago l'acqua accumulata all'interno della galleria.

L'apertura viene fatta a intermittenza per pochi minuti. Le manovre si rendono necessarie periodicamente per la pulizia della galleria. Lo scolmatore venne realizzato a tutela della città di Verona da possibili piene dell'Adige. Nel corso dei decenni, dal periodo fascista in poi, è stato utilizzato pochissime volte. L'ultima tre anni fa. L'imbarcazione dei vigili del fuoco di Riva del Garda ha raccolto rami e eventuali detriti entrati nel lago allo scopo di garantire la sicurezza dei naviganti. La gestione delle operazioni è in capo alla provincia autonoma di Trento che garantisce tuttavia il collegamento con l'intero lago di Garda e le regioni Veneto e Lombardia.

 

Approvato all'unanimità dai comuni della valle e condiviso da tutti i sindaci, riguarda le politiche di assistenza per anziani, giovani, non autosufficienti.

 

“Riattivare la comunità” è il nome del Piano di Zona che guarda sino al termine del 2023 e che è stato approvato all’unanimità dall’Ambito distrettuale 12, aggregazione che comprende 27 Comuni della Valle Sabbia inclusi i confinanti Paitone e Prevalle, per oltre 74mila abitanti dei quali il 22% anziani e il 12% non italiani, con il 90% circa di popolazione che abbia ricevuto almeno la seconda dose di vaccino anti-covid.

Il nuovo progetto illustrato da Michele Zanardi, presidente dell’Ambito 12, insieme a Mara Ceriotti, coordinatrice dell’Ufficio di Piano, è frutto di un lungo lavoro di collaborazione con diverse realtà sociali e sanitarie del territorio al fine di promuovere obiettivi e azioni, ma partendo da una precisa fotografia del contesto sociale valsabbino.

“Abbiamo voluto costruire questo documento - spiega Zanardi - avviando un percorso partecipativo tramite cinque tavoli di ascolto e confronto con ogni componente, in primo luogo Ats e Comunità Montana, coinvolto nelle scelte. Gli ambiti intervento: sono minori e famiglie, anziani, politiche giovanili, disagio adulto, non autosufficienti e salute mentale, politiche del lavoro”.

Gli obiettivi sono molteplici, ad esempio nell’area anziani riguarderanno il miglioramento dell’integrazione socio-sanitaria, mentre nell’ambito delle politiche giovanili sarà istituito uno spazio di confronto (reale e virtuale) in cui sarà possibile intercettare le necessità ed i bisogni. Per quanto riguarda l'inclusione sociale, invece, si lavorerà in sinergia con Social Work, servizio pubblico d'integrazione lavorativa di Valle Sabbia Solidale. Considerata la consistente presenza sul territorio di donne straniere, spesso sole e con figli, saranno realizzati dei corsi di alfabetizzazione che consentono un inserimento agevolato nel mondo lavorativo.

Mara Ceriotti, in merito all'area minori e famiglie, precisa: “La ricerca ha svelato che negli ultimi anni è raddoppiato il numero di giovani e giovanissimi seguiti dai Servizi Sociali e successivamente inseriti in strutture educative. Per limitare il problema ed evitare che in futuro i numeri aumentino ulteriormente, si prevede un sostegno concreto alle famiglie, oltre che un aumento dei progetti di affido familiare. Infine, il Piano si impegnerà a contrastare la povertà educativa e l'abbandono scolastico.”

 

Lunedì 28 febbraio alle 18:30 in piazza Loggia è stato organizzato un presidio per manifestare contro l'attacco russo in Ucraina, per ribadire il no alla violenza e promuovere la cultura della pace. Chiunque può partecipare, portando con sé la bandiera della pace se lo desidera. Sono ammesse solo persone con la mascherina e sarà garantito il distanziamento.

Alla manifestazione hanno aderito numerosissime associazioni bresciane di varia isprirazione: CGIL, CISL, UIL, Anpi Brescia, Fiamme Verdi, Restiamo umani, Chiesa Evangelica Valdese di Brescia, Emergency – gruppo di Brescia, Pax Christi punto pace di Brescia, Associazione Marco Cavallo Forum Salute Mentale Brescia, ADL Zavidovici, Associazione di Amicizia Italia-Palestina, Coordinamento socie e soci di Banca Etica Brescia, Associazione Cultura Libera, Acli Provinciale Brescia, Consulta per la Pace di Gussago, Anpi Borgosatollo, Agesci zona di Brescia, Coordinamento Enti locali per la pace e la cooperazione internazionale, Articolo Uno Brescia, Fiab Federazione Italiana Ambiente Bicicletta Brescia, Tavola della Pace Brescia est, Equipaggio di Terra Mediterranea saving Humans, Sinistra Italiana Brescia, Circolo Arci Colori e Sapori Brescia, Consulta per la Pace Brescia, Azione Cattolica Brescia, Movimento Focolari Brescia, Associazione genitori Collebeato Age APS, G.I.A.N. A.P.S. Bovezzo, Azione Cattolica Collebeato, Saveriani Brescia, Associazione Liberacion Carpenedolo, Ciurma Pastafariana Brescia, Anolf Aps Brescia, Chiesa Valdese Brescia, K.Pax Brescia, Opal Ets Brescia, Studenti Per-UdU Brescia, Libera Brescia e Valle Camonica, Terre di confine teatro, 6000 sardine Brescia, 6000 sardine Brescia Lago di Garda e Salò, Comitato Io accolgo Brescia, Associazione culturale Flor da Cobiat, Amnesty Brescia, Medicus mundi Italia, Arcigay Orlando Brescia, Associazione culturale Eugenio Levi di Gussago, Caritas Brescia. 

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